Claudio Ranieri ha fatto scelte anche impopolari nell’ultimo periodo, che qualche volta hanno pagato e altre no. Forse dietro c’è anche un discorso di mercato
Il tecnico giallorosso non è mai stato tenero con i suoi giocatori e ha deciso sempre per il bene della squadra. Dopo Empoli ha definito un calciatore un pizzico egoista, che gioca troppo per se stesso. Subito dopo è arrivata un’esclusione che fa ancora rumore.
Dopo la gara con l’Empoli, vinta dalla Roma con il punteggio di 0-1, Ranieri parlò di “calciatore che gioca un po’ per se stesso”, scatenando subito la curiosità di giornalisti e tifosi. Il tecnico Testaccino non è entrato nello specifico del riferimento, ma alcune idee erano subito balzate alla mente dei presenti. Qualcuno parlò di Dovbyk, subentrato non nel migliore dei modi dalla panchina, qualcun altro di Salah-Eddine, giovane terzino sinistro appena arrivato dal Twente, autore dell’assist per il gol di Soulé, ma ancora un pizzico anarchico in campo.
Secondo quanto riferito dal giornalista de La Gazzetta dello Sport, Francesco Balzani, invece, il riferimento potrebbe essere a Manu Kone. Il centrocampista francese, tra i migliori nella sfida del Castellani, non ha messo piede in campo a Bilbao, nella partita più importante della stagione. Un’esclusione sorprendente dal 1′ e ancor di più a gara in corso.
Potrebbe essere Kone l’egoista citato da Ranieri: ci si prepara ad una cessione?
Manu Kone è arrivato nella Capitale per una cifra attorno ai 18 milioni, prestito con obbligo di riscatto, voluto fortemente da De Rossi per rinforzare la mediana. Il suo rendimento è stata da subito altissimo, non appena si è deciso di puntare forte su di lui. Juric lo aveva relegato in panchina, in modo spesso inspiegabile, mentre con Ranieri è rimasto sostanzialmente sempre nel gruppo dei titolari, almeno fino a queste ultime settimane.
Alcune voci di mercato parlano anche di interessamenti da parte di club di Premier League per Kone, oltre che al PSG, con una valutazione che si aggirerebbe attorno ai 40 milioni di euro. La Roma non ha intenzione di privarsi di uno dei suoi calciatori più forti, uno dei pochi acquisti azzeccati nella prima campagna firmata Ghisolfi. Però questo “egoismo” in campo, che gli è forse costato il posto al San Mamés deve far riflettere anche in chiave futura.