Thiago Motta esonerato: un ex calciatore della Juventus come nuovo allenatore. Accordo ad un passo. Ecco quando arriva
Due sconfitte con sette gol presi e nessuno segnato. Quarto posto andato via, per il momento, con il sorpasso piazzato dal Bologna, e la sensazione di una squadra che non segue il proprio allenatore. Anche se lo stesso, con alcune scelte criticate anche da Alessandro Del Piero, non è che ci stia capendo poco.
La situazione di Thiago Motta dentro la Juventus è ormai palese: una situazione inimmaginabile nel momento in cui il tecnico è arrivato alla Continassa, una storia d’amore che potrebbe durare un solo anno, o forse meno. Se le cose non dovessero cambiare sin dal prossimo match contro il Genoa al ritorno dalla pausa, allora Giuntoli – che dopo la gara di Firenze ha confermato la fiducia – potrebbe essere costretto anche a cambiare idea. Nell’immediato, e questa è una notizia di TuttoSport di qualche giorno fa, i bianconeri si potrebbero anche affidare ad un tecnico interno, o Brambilla o Magnanelli. Ma nel futuro, il nome che fino al momento era uscito con molta importanza era quello di Roberto Mancini. O di Gasperini, in uscita dall’Atalanta. Ma il ribaltone, come notizia riportata dal giornalista Paolo Bargiggia, è clamoroso.
Thiago Motta esonerato: è Pioli l’erede
Il giornalista sul proprio profilo X ha scritto questo: “Stefano Pioli è vicinissimo alla panchina della Juventus per la prossima stagione. Aggiornamenti stasera al Processo di Biscardi”. Insomma, l’ex Milan, adesso in Arabia Saudita all’Al Nassr, sarebbe pronto, dopo l’esperienza dall’altra parte del Mondo, a tornare in Italia e sedersi, soprattutto, su una delle panchine più ambite per ogni persona che fa questo mestiere.

Né Mancini, quindi, ma nemmeno Gasperini oppure un ritorno di Conte. Sì, anche l’attuale allenatore del Napoli era stato accostato in maniera importante, ma non troppo forte, nel corso delle ultime settimane. Dal Milan alla Juventus, insomma, per ridare un’anima ad una squadra che sta facendo male, che gioca peggio, e che rischia di non entrare nemmeno nella massima competizione europea. E sappiamo quanto quei soldi siano determinanti.