Ecco le ultime in merito ad uno degli affari più chiacchierati delle scorse settimane, il cui svolgimento è prossimo ad una svolta
Le storie d’amore sono ancora sostenibili nel calcio moderno? In molti sono certi che non vi sia più spazio per legami d’affetto prolungati nel tempo, a causa di un continuo contrasto tra sentimenti e business, al termine del quale, solitamente, a trionfare è il secondo.
Le probabilità che si verifichino le condizioni ideali per formare nuove ‘bandiere’, in particolare in Italia, sono veramente scarse, poiché se il calciatore in questione risulta sin troppo costante ed efficace in termini di proposta calcistica, sarà difficile e utopico trattenerlo in realtà meno blasonate di altre, mentre se, al contrario, vi saranno cali e delusioni protratte nel tempo ecco che anche la stessa società dovrà iniziare a valutare quanto convenga mantenere in rosa un calciatore non funzionale alla vittoria (o meno funzionale di altri) soltanto in virtù di un legame emotivo.
Trovare il giusto compromesso appare oramai pura fantasia, a meno di squadre come Real Madrid, Manchester City o Barcellona e di relativi alieni come Toni Kroos, Kevin De Bruyne o Lamin Yamal. Nel caso di Lorenzo Pellegrini, invece, la sensazione è che dopo una serie di stagioni sottotono, potrebbe non bastare più essere romano, romanista e capitano. Ecco le ultime sull’avvenire del numero 7 giallorosso.
Ultimatum scaduto e addio Pellegrini: la Roma ha deciso
Come detto in precedenza, sono davvero rare e preziose le condizioni necessarie a far rimanere un calciatore all’interno del centro sportivo Fulvio Bernardini per più di un decennio.
Nel caso di Daniele De Rossi e Francesco Totti il merito della permanenza è da attribuire solo e soltanto a loro stessi, dato che, anche se corteggiati da mezza Europa per gran parte della propria carriera (in particolare nel caso del numero 10), la scelta di sfruttare il proprio luccicante talento esclusivamente in terra natia è dipesa solo e soltanto dalle volontà delle due leggende in questione.
Nel loro caso, tuttavia, sono state rare e isolate le occasioni in cui vi erano ampie fette della tifoseria desiderose di liberarsene e, anche in quei casi, il campo ha immediatamente fornito le risposte adeguate. Non è lo stesso per Lorenzo Pellegrini, il quale, come manifestato dall’ennesimo esame fallito (ci riferiamo naturalmente al derby, all’interno del quale non ha di certo brillato al contrario del suo compagno di reparto in maglia numero 18), ha oramai bruciato tutti gli ultimatum possibili.
Difatti, come riportato da La Gazzetta dello Sport, i vertici giallorossi non hanno alcuna intenzione di rinnovare il contratto al capitano giallorosso, il quale dovrebbe rientrare in quella lista di sacrificabili adibiti alla capitalizzazione. Sulle sue tracce, come oramai rinomato, vi era l’Inter di Simone Inzaghi e Beppe Marotta, notoriamente intrigati da figure di calciatori decadenti (e dunque convenienti per il bilancio) a cui il favorevole contesto tecnico-tattico dell’Inter può donare nuova linfa vitale (basti pensare a Zalewski).