Giungono novità di rilievo in merito al tanto chiacchierato valzer di panchine che si prepara a sconvolgere gli equilibri della Serie A
Mentre sul fronte del campionato inizia a delinearsi con maggior precisione il probabile ordine d’arrivo – da ora in poi, complice un calendario a dir poco favorevole, soltanto il Napoli può impedire al Napoli di alzare l’ambita coppa nazionale -, sul piano del calciomercato la musica appare ben più distorta e poco chiara, per via delle numerose incognite ancora da risolvere.
La più ingombrante e potenzialmente impattante è senza dubbio alcuno quella relativa al valzer di allenatori che si prepara a coinvolgere la gran parte delle big nostrane e che, inevitabilmente, avrà delle ripercussioni dirette sulle priorità delle varie dirigenze in termini di mercato in entrata e in uscita.
Difatti, prima di avventurarsi in conclusioni affrettate sulle varie operazioni in cantiere, occorrerebbe conoscere con precisione la composizione delle panchine al primo luglio, quando il sopracitato valzer si sarà concluso e la natura tecnico-tattica delle varie grandi del campionato sarà più chiara.
Difficile infatti che una società sia sicura dei calciatori da comprare e di quelli da salutare prima ancora di conoscere a quale mister affidarli, dato che è piuttosto consigliabile adattare il proprio organico alle velleità calcistiche dell’allenatore piuttosto che costringere quest’ultimo a modificare le proprie ambizioni tattiche, in particolare se si tratta di tecnici con idee di gioco forti. Giungono in tal senso novità di rilievo sulla prossima ondata di metamorfosi delle panchine che colpirà la parte sinistra della classifica.
Fratini è sicuro: Inzaghi all’Atalanta e Gasp alla Juve
A fornire punti di riferimento più chiari e univoci ecco il pluripremiato talent scout toscano Michele Fratini, il quale, nel corso del programma “Ti Amo Calciomercato” sul canale youtube di calciomercato.it, ha detto la sua sullo svolgimento del tanto discusso valzer di panchine che si prepara a cambiare definitivamente il volto della Serie A.
La scorsa estate un poderoso terremoto aveva già colpito la gran parte delle panchine delle big nostrane, ma vi erano due roccaforti nerazzurre che avevano resistito strenuamente, forti di allenatori sicuri delle proprie idee e tronfi di risultati eccezionali. Stiamo naturalmente parlando dell’Atalanta di Gianpiero Gasperini e dell’Inter di Simone Inzaghi, ovvero quelle che senza particolare sforzo potremmo definire come le due squadre più piacevoli da guardare della massima lega italiana.
Seppur con modalità di svolgimento ben diverse, entrambe vantano una proposta offensiva sempre frizzante e coinvolgente, deliziata in entrambi i casi da interpreti raffinati (nel caso di Gasperini calciatori come De Keteleare e Lookman, in quello di Inzaghi come Barella, Di Marco, Thuram e altri).
Secondo Fratini, tuttavia, entrambi i cicli sarebbe volti al termine e nei prossimi mesi la prospettiva più probabile è che il tecnico piacentino attualmente alla guida dei milanesi prenda il posto di Gasperini, mentre quest’ultimo torni a casa, ovvero a Torino in bianconero.