Atalanta-Roma, Ranieri: “Friedkin ci ha detto questo”. E su Pellegrini: “Mia sconfitta personale”

Atalanta-Roma, tra poco Ranieri in conferenza stampa per presentare uno dei match più importanti della stagione

Si gioca lunedì sera. Una Roma che avrà il compito di cercare di portare a casa una vittoria che vorrebbe dire rimanere in corsa per un posto nella prossima Champions League.

Ranieri
Atalanta-Roma, incontro con Friedkin e nuovo allenatore: la conferenza di Ranieri LIVE (Lapresse) – Asromalive.it

Ma non solo: c’è molta curiosità, anche, per capire cosa il presidente Dan Friedkin, ieri a Trigoria, abbia detto a Ranieri e alla squadra. Ci sarebbe stato un incontro infatti. E c’è da capire se nelle prossime ore verrà pure annunciato il prossimo allenatore. Insomma, i temi sono tanti e il menù è veramente importante in questo sabato, a due giorni da un match che potrebbe realmente cambiare le sorti di una stagione.

Atalanta-Roma, le parole di Ranieri

Prima domanda sull’incontro con i Friekdin: “Un buon incontro. Ha fatto i complimenti alla squadra. Che vuole fare? L’ha detto da quando è venuto, vuole fare bene. Sa bene che in questi anni si è sbagliato qualche cosa. Tutto il resto, se partiamo dell’Atalanta e della possibilità che abbiamo, ve ne sarei grato”.

Sulla Champions e sull’obiettivo stagionale: “Io dico che il successo straordinario è aver ridato speranza al popolo giallorosso. Loro hanno visto che ci proveremo fino in fondo. Questa estate non dobbiamo avere rimpianti. Ci siamo svegliati tardi, che peccato che abbiamo iniziato così. Tutta acqua passata. Abbiamo tre partite proibitive, ma le facciamo una alla volta. Vogliamo venirne da tutte fuori a testa alta. I tifosi non ci devono restare male se non andiamo in Champions. Ma ci proveremo”.

Sul suo ruolo futuro: “Ho parlato del mio ruolo: naturalmente è contento di quello che ho fatto. E mi ha detto quello che mi aveva detto all’inizio. All’interno della filosofia della società io avrò voce in capitolo. E per me è stato importante che sia stato confermato”.

Se il nuovo allenatore è stato scelto: “Dal giorno in cui mi sono insediato lavoro per portare in alto la Roma. Ho detto che ci sono due mercati di sofferenza. Ho visto che alcuni allenatori si sono tirati fuori, ma io vedo che non si è tirato fuori nessuno. Questo è il massimo che posso dire. L’ufficializzazione ci sarà nel momento in cui lo vorrà dire il presidente. Mi ha detto quando sarà? No, perché non gliel’ho chiesto. Per me non è importante”.

Sulla somiglia con il Papa: “Molti amici mi hanno mandato di tutto” ha detto sorridendo Ranieri.

Sull’Atalanta: “Si dimentica cosa il presidente Percassi diceva nei primi 4 anni. Ogni volta diceva che l’obiettivo era la salvezza e questo è stata la loro forza. Anche se la squadra raccoglieva lavoravano per il futuro”.

“Dateci credibilità, perché noi vogliamo fare bene. Al presidente è stato chiesto perché non dice questi programmi, mi ha detto che prima o poi lo dirà. Lui vuole portare la Roma a stare stabilmente in Champions. Ha sbagliato? Non sono io a dirlo, sono i risultati. Ma sta correndo ai ripari. Speriamo che chi ha scelto possa essere all’altezza. Io e Ghisolfi ci prendiamo le colpe. Abbiamo le spalle larghe. Sappiamo che è un compito gravoso e difficile. Ma è un compito bellissimo. Roma non è stata fatta in una notte. Io sono un garante, non sono un uomo immagine. Non mi piace venire nemmeno a fare la conferenza. Ma non perché non mi piace parlare, ma il mio cassetto della vanità è piccolo”.

Su Pellegrini e sul futuro del capitano: “Mi dispiace non averlo a disposizione. Un giocatore della sua classe e della sua motivazione mi mancherà tanto. Per cui io gli faccio un augurio di guarigione. Solo questo posso dire”.

Sulla costruzione della Roma: “Stiamo lavorando su ogni punto di vista e su ogni reparto. E su tutti cercheremo di migliorare per portare al top la situazione. Io mi occuperò del mio e non posso mettere voce su cose che non conosco”.

Infine sempre su Pellegrini: “Quando non riesco a far rendere qualcuno ai suoi livelli la prendo come una sconfitta personale. E lui fa parte di questo in questa stagione. Io l’ho allenato e so quello che mi poteva dare. La sento come una mia sconfitta personale”.

 

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