Il calciomercato estivo è pronto a ribaltare alcune certezze di svariate big nostrane, tra le quali la Juventus di Giuntoli
Sarebbe difficile citare un grande club della massima lega italiana che non sia intenzionato a compiere una profonda rivoluzione nel corso dell’imminente calciomercato estivo, il cui svolgimento sarà indubbiamente influenzato dagli esiti di una classifica ancora in divenire, ma il cui impatto sulla massima lega italiana sembrerebbe essere inevitabile e già scritto.
Sia le conferme della stagione (come Atalanta e Inter), che le piacevoli sorprese (come Napoli e Roma), ma soprattutto le grandi delusioni come Juventus e Milan hanno intenzione di sfruttare la sessione di mercato estiva per rinnovare i propri organici e, in alcuni casi, anche lo staff, la panchina e persino alcune figure dei vertici.
Sarà questo il caso di società come Roma e Juventus, entrambe pronte a salutare alcune figure del proprio organigramma per proiettarsi nuovamente sulla vetta della classifica e per alimentare un progetto a lungo termine. Nelle ultime ore sono emerse novità sorprendenti su un’operazione che scuoterebbe le fondamenta stesse della Continassa.
Tognozzi in e Giuntoli out? Le ultime
Il nome pronto a rimescolare le carte in tavola tra i corridoi di Vinovo è quello di Matteo Tognozzi, ovvero il direttore sportivo classe 1987 che nel recente passato bianconero ha inanellato una serie di intuizioni a dir poco lungimiranti, in grado di rappresentare le note più positive dell’ultimo quinquennio juventino.
Stiamo parlando dello stesso osservatore del settore giovanile bianconero che negli scorsi anni ha messo a segno operazioni del calibro di Dean Huijsen, Kenan Yildiz e Matias Soulé (ovvero i tre talenti più luccicanti che la Juventus abbia partorito di recente) e che ora, secondo quanto riportato da Mirko Nicolino sul proprio account x (Twitter) sarebbe pronto a tornare in bianconero.
Un ritorno che, tuttavia, sempre secondo Nicolino, appare incompatibile con la permanenza di Cristiano Giuntoli, il quale a quel punto risulterebbe un di più, anche e soprattutto per via del lavoro poco apprezzato che l’ex direttore sportivo del Napoli ha compiuto nell’ultimo anno.