Fervono ancora le discussioni sul rigore inizialmente concesso alla Roma e poi tolto dal fischietto Sozza nel match di Bergamo
Probabilmente la corsa finisce qui. Con una sconfitta arrivata dopo 19 risultati utili consecutivi. Una cavalcata splendida, degna comunque di essere applaudita, che ha portato, sebbene per poche ore, la Roma ad essere assoluta padrona del suo destino nella corsa al quarto posto, l’ultimo utile per un posto al sole. L’ultimo che avrebbe consentito al club giallorosso di rientrare in Europa dalla porta principale dopo 6 anni di assenza.

Sebbene non fosse esattamente una rivale diretta nella lotta a tre che avrebbe visto, e che vedrà, una sola tra Juve, Lazio e la stessa Roma agguantare il pass per la Champions, anche l’Atalanta, terza prima del match del ‘Gewiss Stadium‘ con 4 punti di vantaggio su bianconeri e biancocelesti e 5 sulla formazione di Claudio Ranieri, avrebbe potuto essere risucchiata nella battaglia. Rischiando di uscire dalla zona di comfort abitata lungo tutto l’arco del campionato.
È invece finita come tutti sappiamo, con una sconfitta che lascia l’amaro in bocca per come è maturata, e per delle decisioni arbitrali avverse che hanno causato l’ira di mister Ranieri, solitamente pacato e rispettoso fino in fondo dell’operato dei direttori di gara.
L’episodio che, al 63′, avrebbe potuto girare il match a favore dei giallorossi è stato gestito oggettivamente in modo discutibile. L’arbitro Sozza ha dapprima concesso il penalty, salvo poi esser richiamato al VAR da Abisso, sfruttando poi lo strumento dell’On Field Review per revocare la massima punizione.
Contatto Pasalic-Koné, Pistocchi non ha dubbi
Proprio sulla legittimità – o meglio, sull’opportunità – di andare a rivedere un rigore da lui stesso concesso, si è concentrata la furia di Ranieri nel post-gara. Al netto di una feroce polemica con Luca Marelli, l’esperto di episodi da moviola di DAZN, c’è da registrare anche la presa di posizione dell’ex arbitro Gianpaolo Calvarese. Che, di fatto, ha espresso gli stessi dubbi del mister testaccino.

Ad alimentare i rimpianti giallorossi – c’è anche da rilevare come un’inquadratura da dietro del contatto tra il ginocchio sinistro dell’atalantino e la coscia destra del francese non sia stato preso in esame dal fischietto milanese nella sua revisione – è arrivato, su X, il post di Maurizio Pistocchi.
Il calcio di rigore prima concesso e poi-dopo la OFR- revocato da #Sozza in #AtaRom non può non far discutere: #Pasalic sbaglia il tempo dell’intervento sulla palla e mette la gamba sx tagliando la strada a #Konè, il contatto coscia/coscia c’è -anche se minimo- ma se #pasalic non… pic.twitter.com/oZTMSzWZH5
— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) May 12, 2025
Il noto giornalista, oltre a cavalcare il dubbio sulla decisione di rivedere le immagini del contatto a bordo campo, fa riferimento all’art. 12 del regolamento arbitrale. Che punisce, senza ombra di dubbio, la fattispecie di gioco assimilabile in tutto e per tutto al contrasto tra Pasalic e Koné. Il boccone ingoiato a Bergamo si fa ora, se possibile, ancor più amaro.





