Il tecnico giallorosso, alla sua ultima all’Olimpico in veste di allenatore della Roma, ha parlato all’antivigilia della sfida al Milan
Partita dalle emozioni forti – per la posta in palio ma anche per molto altro – quella che uno ‘Stadio Olimpico’ già tutto esaurito si prepara a vivere domenica sera, quando la formazione giallorossa ospiterà un Milan deluso e frastornato dalla sconfitta nella finale di Coppa Italia contro il Bologna.
La gara contro i meneghini, giustizieri della Roma proprio in Coppa Italia, coincide infatti non solo con la 500esima panchina in Serie A per Sir Claudio, ma anche con l’ultima partita da allenatore tra le mura amiche per il 73enne di San Saba. Ci sono ancora flebili speranze per arrivare in Champions League, ma anche la speranza di chiudere il discorso qualificazione europea (considerando Europa League o Conference), con una vittoria domenica. Il Milan ha la motivazione di scavalcare i giallorossi, cosa che avverrebbe con i tre punti dell’Olimpico e soprattutto di mitigare una contestazione che sta montando sempre più forte attorno al club rossonero.
LE PAROLE DI CLAUDIO RANIERI
Si parte con il tema dell’attacco e le necessità della Roma anche sul mercato. Ranieri spiega: “Ne parleremo poi, sicuramente i numeri ci dicono qualcosa ma non è il momento di affrontare l’argomento. Abbiamo visto i gol fatti e quelli sbagliati”.
Si torna poi sull’episodio di Kone a Bergamo, con l’episodio rivisto al Var. Il mister continua sulla sua linea: “Ci sono stati vari casi quest’anno in cui il Var non è potuto intervenire. Io non discuto il rigore o non rigore, chiedo solo di capire quando è chiaro ed evidente l’errore. Lo dico con molta tranquillità, ricordando quello che è successo in Italia e in Europa in questa stagione”.
Ricordano a Ranieri le parole di Mazzone sulle scalette dell’Olimpico, che domenica salirà per l’ultima volta: “Vedere lo stadio pieno e salire quei gradini è una cosa che va oltre. I tifosi ti stanno sempre vicino e questa è una sensazione bellissima. Sicuramente sarà emozionante”.
Sulla corsa Champions, quest’anno difficilmente ipotizzabile alla vigilia, visto l’avvio disastroso, si domanda a Ranieri se per la prossima stagione la squadra può essere allestita per competere per lo Scudetto o per le prime posizioni.
“Sappiamo delle due sessioni di mercato difficili ma non vuol dire che non possiamo competere. Spesso non vince la più forte. Noi stiamo costruendo qualcosa e speriamo pian piano di fare una squadra di cui i tifosi possano essere orgogliosi”. Si passa a Saelemaekers, uscito dai radar ultimamente: “Non parlo di mercato su di lui. Per quanto riguarda il discorso tattico dico che Soulé si è adattato benissimo sulla destra, mentre Alexis aveva creato un duetto perfetto con Dybala e senza di lui qualcosa ha perso, per questo ho provato a cambiare, ma lui è sempre nella mia mente”.
La voglia di arrivare in Europa è ancora tanta: “Per come siamo partiti e per la voglia che hanno anche i tifosi vogliamo riuscirci e faremo di tutto”. Tornando su Atalanta-Roma e sull’abbassamento del baricentro nel finale, con una squadra poco coraggiosa. Ranieri spiega: “A volte prendiamo gol proprio quando siamo più aggressivi. Io non chiedo di abbassarsi ma a volte dipende dalla forza dell’avversario. L’Atalanta è stata pericolosissima e questo lo dobbiamo sottolineare, non è stata una nostra scelta abbassarsi”.
Sulle esclusioni di Hummels e Paredes, il tecnico romanista parla chiaro: “Cosa abbiamo fatto in quelle nove partite in cui hanno giocato? Vinto. Grazie”.
Al termine del campionato ci si domanda se in futuro si proverà a cambiare stile di gioco o si proseguirà sulla stessa linea. Ranieri non ha dubbi: “Si proverà a fare qualcosa di corretto con i giocatori che abbiamo e senza dover cambiare troppo“.
Su Roma-Milan e sulla sua ultima allo Stadio Olimpico, se c’è qualcosa di preparato per lui: “Non so se ci sarà questo riconoscimento per le 500 panchine in Serie A, nessuno mi ha detto nulla. Sono cose che guarderò però fra un mesetto, quando vedrò quello che ho fatto nella mia carriera”.
Sul mercato e sulle difficoltà in vista delle prossime sessioni, se potrà esserci una cessione importante, magari N’Dicka o Svilar. Il mister non si sbilancia: “Ne avete parlato voi ma non noi in società. Vedremo le occasioni di mercato, proveremo a fare il massimo. Non possiamo sbagliare i giocatori che arrivano e dovremo essere bravi nella scelta“. Nel giorno del compleanno di Bove Ranieri ricorda un aneddoto: “Voi non lo sapete ma io lo chiesi a Mourinho per averlo in prestito a Cagliari, ma lui mi disse di no. Gli faccio gli auguri, è un ragazzo splendido e intelligente e gli auguro il meglio”.