Calciomercato Juventus, i bianconeri potrebbero davvero piazzare un colpo grosso. Il primo capolavoro dell’era Comolli. La situazione
Si sta muovendo con insistenza sul mercato la Juventus. Che come sappiamo non ha ancora perso di vista la possibilità di prendere Osimhen. L’accordo tra il Galatasaray e il Napoli per il momento manca, e allora Comolli rimane sulle tracce dell’attaccante nigeriano.

Si parla anche, e ovviamente, di un’uscita di Vlahovic. Il Milan è sempre alla finestra anche se non è che sarà facile riuscire ad arrivare ad un accordo. La Juve il giocatore lo vuole cedere, soprattutto per via del contratto in scadenza e che non sarà rinnovato. Ma i soldi che circolano sono troppi per parlare di una cosa immediata. Se ne riparlerà ovviamente nelle prossime settimane. Adesso Comolli è pronto a piazzare, almeno stando alle informazioni riportate da Giovanni Albanese, il colpo grosso. Il capolavoro.
La Juve vuole Hjulmand: la situazione
Lo Sporting ha mosso dei passi nelle scorse settimane per Alberto Costa. Il difensore potrebbe essere ceduto per 20 milioni di euro. E sono tantissimi soldi che i bianconeri potrebbero incassare per un esubero. Sì, non rientra proprio nei piani di Tudor. Secondo Albanese nei dialoghi ci sarebbe anche finito Hjulmand, il centrocampista con un passato in Italia che è stato cercato anche dall’Inter.

“Una volta definita l’operazione per l’esterno è probabile che ci si sposti sul secondo tavolo per avviare una trattativa” ha fatto sapere il giornalista sul proprio profilo X. Quindi è una situazione da monitorare con molta attenzione e che potrebbe portare un centrocampista forte alle dipendenze di Tudor. I bianconeri, che hanno già preso David a parametro zero, stanno cercando di costruire una squadra pronta a vincere lo scudetto. O almeno per cercare di farlo tenendo testa ad un Napoli che si sta rinforzando in tutti i reparti e che ha chiuso per Noa Lang e Beukema. Ma dalle parti di Torino non stanno fermi. E monitorano sempre Osimhen, chiudendo altri affari. Il primo capolavoro di Comolli, insomma.





