I risultati faticano ad arrivare e il tecnico aveva deciso di far saltare il banco: la ricostruzione di quanto successo
I maggiori campionati europei sono da poco cominciati ma i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo caracollando in modo quasi inevitabile l’attenzione mediatica. In Serie A, ad esempio, a prendersi le luci della ribalta non sono soltanto gli affari di mercato che potrebbero dare una fisionomia molto più chiara a tante squadre, ma anche i primi verdetto del campo.

Dopo aver perso in malo modo all’esordio, il Milan di Massimiliano Allegri è riuscito a risollevare la china vincendo al ‘Via del Mare’ di Lecce una partita spigolosa e mai banale. Juric, invece, è stato costretto a rinviare l’appuntamento alla vittoria dal momento che l’Atalanta è stata riacciuffata dal tap in di Cutrone. Allargando il nostro punto di osservazione, il sabato di calcio ha visto anche la prima gioia stagionale del Manchester United che, sia pur tra mille difficoltà, è riuscito a far suo il pirotecnico confronto con il Burnley conquistando tre punti che sono ossigeno puro per la classifica dei Red Devils.
Caos in panchina: “Ha pensato alle dimissioni”
Tuttavia, non è stata affatto una settimana come le altre per Sesko e compagni, reduce dalla clamorosa eliminazione dalla EFL Club patita per mano del Grimsby Town. Un risultato, maturato al termine di un’interminabile lotteria di rigori, che avrebbe alimentato non pochi dubbi in Amorim.

Secondo quanto dal Daily Mirror, pur avendo incassato in tempi e in modi diversi la fiducia della proprietà, l’ex tecnico dello Sporting CP avrebbe anche pensato di dimettersi durante la sosta per le Nazionali. Troppo difficile da digerire il boccone amaro rappresentato da un inizio di stagione molto complicato per il Manchester United che, nonostante gli investimenti sul mercato, sta riscontrando non poche difficoltà a ritornare ai fasti di un tempo.
Da qui il malcontento del tecnico portoghese classe ’85 che, stando ad alcuni spifferi di corridoio riportati dal tabloid in questione, avrebbe anche accarezzato l’idea di lasciare anzitempo la panchina dello United presentando le dimissioni. A ciò bisogna aggiungere anche un altro dato tutt’altro che ininfluente: alcuni big dello spogliatoio faticherebbero ad integrarsi nello spartito tattico chiesto da Amorim che sta riscontrando difficoltà quasi insormontabili nell’amalgamare una squadra fatta più da singoli che da spirito di gruppo.
Tuttavia, come già anticipato, i piani alti dei Red Devils continuano a vedere nell’allenatore portoghese la chiave per una ripartenza sotto tutti i punti di vista. Che il gol di Bruno Fernandes possa rappresentare un autentico turning point della storia recente del Manchester United? Ai poster l’ardua sentenza.





