La sessione estiva del calciomercato si è conclusa da meno di ventiquattr’ore e ha lasciato sul campo infinite trattative non chiuse. Una anche per evidente irregolarità.
La sessione estiva di calciomercato ha serrato i suoi iperattenzionati battenti esattamente alle ore 20.00 di lunedì 1°settembre. In Italia ma non solo. Non ovunque, però, dal momento che, ad esempio, in Turchia ed Arabia Saudita, non proprio due ambiti calcistici minori, le trattative sono ancora possibili.

Sono le ore dei commenti, dei giudizi sull’operato delle diverse società. Di ciò che si è fatto e di ciò che si sarebbe dovuto fare ma che non si è potuto fare. I numeri rappresentano tempre lo specchio della realtà, anche quella di un calcio italiano in continua decadenza.
Quasi non converrebbe alzare lo sguardo e puntarlo oltre Manica, lì dove si disputa il campionato più bello e ricco del mondo. La sessione estiva 2025 ha infatti mostrato un calcio inglese in straripante salute economica. 3.5 miliardi di euro il totale degli investimenti nelle diverse operazioni.
Soltanto i campioni d’Inghilterra del Liverpool hanno investito oltre mezzo miliardo di euro per complessivi otto acquisti. Corretto, comunque, ricordare come i Reds abbiano anche incassato circa 280 milioni di euro dalle cessioni. Sono, però, numeri attualmente inimmaginabili per il calcio italiano.
Per un solo minuto è saltato il trasferimento
Il nostro è mercato di piccolissimo cabotaggio. In Italia, ormai da anni, giungono grandi giocatori a fine carriera o prospetti di modesta caratura. I fuoriclasse, in erba o già sbocciati, vanno altrove e non solo in Premier League. Anche la Liga e Bundesliga appaiono anni luce davanti alla nostra Serie A.

Come detto alle ore 20.00 di lunedì 1°settembre è suonato il gong che ha posto fine alle trattative. Fino all’ultimo istante c’è stata la corsa al colpo dell’ultimo minuto unita poi alla frenetica consegna della documentazione per la corretta registrazione dell’operazione appena conclusa.
Quasi sempre il tutto avviene nei giusti tempi. Altre volte no, come raccontato da B24. Jota Silva, classe 1999, attaccante del Nottingham Forest e della nazionale portoghese ha visto saltare il suo trasferimento allo Sporting Lisbona. Quale l’inconveniente che ha fatto saltare l’accordo tra le parti?
L’attaccante portoghese si è accordato con lo Sporting Lisbona soltanto nelle fasi finali della sessione. Accordo giunto in tempo per la piattaforma TMS, il Transfer Matching System della FIFA ma l’intoppo fatale è avvenuto a causa della documentazione pervenuta in ritardo di un solo minuto, esattamente alle 00.01, presso la Lega che ha, di fatto, reso nullo l’accordo.
Il mercato può presentare anche questi aspetti meno graditi. Nel frattempo i campionati lasciano spazio alle nazionali e alle società, soprattutto italiane, il tempo necessario per riflettere su quanto non si è potuto fare. E su quando sarà nuovamente possibile riprendere a fare.





