Calcioscommesse, stangata UFFICIALE per il rossonero: campionato già finito

Un bel respiro profondo perché la novità-non novità che ci regala il calcio è di quelle che fanno male. Una mala pianta apparentemente inestirpabile.

Mentre si è in attesa del debutto della nazionale azzurra guidata dal nuovo commissario tecnico, Rino Gattuso, il calcio nostrano interrompe per un po’ il suo cammino, ma le novità sono sempre dietro l’angolo. Soprattutto le peggiori.

Bandiera rossonera del Milan
Calcioscommesse, stangata UFFICIALE per il rossonero: campionato già finito (ANSA) – asromalive.it

Una pausa dopo le prime giornate di campionato avrebbero dovuto assicurare almeno una maggiore serenità. Ma il calcio riesce sempre a mettere in primo piano i suoi difetti cronici e quella naturale predisposizione ad infrangere le leggi, scritte o non scritte che siano.

Pertanto, in attesa che la nazionale azzurra regali finalmente qualche sorriso, si devono altresì annotare le prime decisioni del Tribunale Nazionale Federale costretto ad intervenire per sanzionare violazioni di tipo amministrativo. Il calcio, però, è vario e come avviene in campo anche fuori dal rettangolo verde la fantasia non fa difetto.

Ed allora vecchi fantasmi tornano ad aleggiare vorticosamente sulle tribune.

La sentenza parla chiaro: la sua stagione è già terminata

Il calcio se lo è ritrovato dinanzi un’altra volta. Il sempre più variegato, e sviluppato, ambito delle scommesse, rispunta dentro il terreno di gioco. Questa volta non in Italia ma questo non diminuisce la gravità del fatto ed il pericolo sempre incombente. Ovunque.

Bruno Henrique, attaccante brasiliano del Flamengo
La sentenza parla chiaro: la sua stagione è già terminata (LaPresse) – asromalive.it

Non più tardi di qualche settimana fa un campione di basket USA,  Michael Porter Jr, si è espresso così riguardo al rischio che il basket, ma in generale l’intero sport, corre a causa del betting: ““L’integrità del gioco può essere fortemente influenzata dalle scommesse. Pensateci: se puoi far arricchire i tuoi amici dicendo ‘Scommettete 10.000 dollari sul mio under questa partita”.

Per la triste novità calcistica occorre spostarsi un più giù ed arrivare in Brasile, la patria ‘naturale’ del calcio. E’ qui, infatti, che il “Tribunale superiore di giustizia sportiva del Brasile (Stjd) ha sospeso per 12 partite Bruno Henrique, attaccante 34enne del Flamengo“, come riportato da agimeg.it. La sua stagione si chiude in anticipo poiché in Brasile si è giunti alla 22esima giornata.

Oltre alla squalifica all’attaccante del Flamengo è stata comminata un’ammenda di 11.000 dollari. Bruno Henrique, che si è dischiarato estraneo ai fatti, rischia dai due ai sei mesi di carcere per frode sportiva. L’accusa mossa nei suo confronti è estremamente grave.

Si parla di un cartellino giallo volontariamente cercato dal 34 enne attaccante per il solo scopo di favorire una vincita a scommettitori ‘di famiglia’: “il fratello, la cognata e la cugina del giocatore avevano aperto un conto su un sito di scommesse online”.  Il tutto sarebbe avvenuto alla vigilia della grande sfida contro il Santos.

I familiari di Bruno Henrique, sempre secondo quanto emerso dall’inchiesta, avrebbero poi puntato proprio sull’ammonizione del giocatore del Flamengo. Alla luce di questa notizia rileggendo oggi le parole di Michael Porter Jr, queste assumo un taglio quasi profetico. La speranza è che il campione di basket non sia trattato come Cassandra e che il suo grido d’allarme ‘allarmi’ lo sport. Tutto.

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