Qualificazioni Mondiali, uno squalificato in campo: furia del CT e penalizzazione

La leggerezza costa carissimo e ha già seminato il caos, alimentando non poche polemiche: ecco cosa è successo

Grazie alla soffertissima vittoria ottenuta contro la Nazionale israeliana, l’Italia può guardare con maggiore ottimismo ai prossimi impegni ufficiali. Gli uomini del neo ct Gennaro Gattuso, però, difficilmente saranno padroni del loro destino visti i tre punti di distacco dalla Norvegia capolista e il discorso riguardante la differenza reti che pende decisamente a favore di Haaland e compagni.

Gianni Infantino, presidente FIFA
Qualificazioni Mondiali, uno squalificato in campo: furia del CT e penalizzazione (LaPresse) – AsRomalive.it

 Ad ogni modo – per evitare di fare troppi calcoli – gli Azzurri saranno chiamati ad un nuovo doppio successo nelle sfide in programma ad ottobre, sempre contro Israele ed Estonia. Lo spauracchio degli spareggi verso i Mondiali 2026 si affaccia come scenario sempre più credibile, sebbene le sorprese siano sempre e comunque dietro l’angolo.

Non sono pochi, del resto, le negligenze e gli errori che possono far improvvisamente pendere l’ago della bilancia in una direzione piuttosto che nell’altro. A tal proposito, un ruolo determinante dovrebbe essere giocato dalla FIFA: vediamo perché.

Qualificazioni Mondiali, giocatore squalificato in campo: scoppia la bufera

Questa volta, però, il focus non è rivolto ai gironi ‘europei’ ma al Gruppo C della rassegna africana che vede attualmente il Sudafrica occupare il primo posto. Grazie all’ultimo pareggio, i Bafana Bafana hanno consolidato la propria leadership volando a 17 punti, tre in più del Benin secondo e addirittura sei in più rispetto a Nigeria e Ruanda, appaiata al terzo e al quarto posto a quota 11 punti.

Due calciatori a contrasto nell'ultimo turno di Qualificazioni Mondiali
Qualificazioni Mondiali, giocatore squalificato in campo: scoppia la bufera (LaPresse) – AsRomalive.it

 A due giornate dalla chiusura della fase a gironi, la corsa al secondo posto è dunque più incerta che mai. Tuttavia, neanche ‘la prima della classe’ può dirsi tranquilla al 100%. A scatenare un vero e proprio polverone in queste ore, infatti, è stato l’utilizzo da parte del CT del Sudafrica di un calciatore formalmente squalificato.

La gara in questione è quella che ha visto nel mese di marzo Foster e compagni affrontare (e battere) il Lesotho per 2-0. Niente di strano, se non fosse altro che Hugo Broos decise di gettare nella mischia lo squalificato Teboho Mokoena che aveva accumulato due cartellini gialli nelle gare precedenti e dunque non sarebbe potuto scendere in campo.

Per casi di questo tipo, le normi vigenti prevedono che alla squadra che si ‘macchi’ dell’irregolarità vengano inflitti tre punti di penalizzazione in classifica oltre alla detrazione di tre gol nel computo della differenza reti complessive. Come chiarisce Report Focus News, la FIFA – sollecitata anche dal Benin, attualmente secondo nel girone – avrebbe già comunicato l’infrazione alla Federcalcio Sudafricana, anticipandone la sanzione.

Tuttavia, l’organo di governo non si è ancora espresso in maniera definitiva dal momento che il Lesotho non ha presentato il reclamo entro il termine di 24 ore dall’infrazione, richiesto in situazioni del genere. Intervistato ai microfoni del giornalista Osasu Obayiuwana, Gernot Rohr – CT del Benin – ha dunque tuonato: “Chiedo alla FIFA di chiarire la situazione dei punti nel nostro girone perché il Sudafrica ha utilizzato un calciatore non idoneo in una partita di Qualificazioni ai Mondiali”.

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