Roma, Paolo Liguori: “Ma quale esonero, Zeman è l’allenatore ideale”

Il giornalista dice la sua sulla Roma e su molte altre cose

Liguori sulla Roma
Liguori sulla Roma

LIGUORI / ASROMALIVE.IT – Il futuro di Zeman sta sicuramente monopolizzando l’attenzione di tutti i tifosi giallorossi. Intanto Paolo Liguori, direttore di TgCom e noto tifoso di fede giallorossa, intervistato da panorama.it ha detto la sua sulla questione: “Ma quale esonero. Zeman è l’allenatore ideale, soprattutto visto il progetto ed i programmi futuri della società. Non ci sono soldi, quindi bisogna ripartire dai giovani; chi lo sa fare meglio di lui? Servono regole, disciplina, lui ha tutto questo. Florenzi, Marquinhos, li ha scoperti e lanciati lui ed ora sono nel giro delle nazionali maggiori; lui li ha voluti e difesi. Ma parliamo anche di Totti; Totti, che ha ritrovato lo spirito per allenarsi come quando aveva 20 anni. Merito di Zeman. Perché ricordiamoci che fino allo scorso anno si parlava di un Totti svogliato. E non era un invenzione, ma la prova del rapporto complesso con gli ultimi allenatori. Con Zeman invece anche Totti ha ritrovato entusiasmo e voglia di fare”.

Allora perché è in discussione?
“Per motivi politici, anche interni alla Roma. Perché dal punto di vista tecnico non si può discutere; questo è un allenatore. prepara la squadra fisicamente e gli dà un gioco. Come Guardiola al Barca, o Conte (anche se è un gioco diverso) alla Juventus, o Pioli al Bologna, o Maran al Catania. C’è una grande differenza tra chi dà un gioco e chi no. Insomma, il suo lavoro lo fa e lo fa bene…”

Eppure rischia di saltare
“Zeman paga molte cose: soprattutto le vedove di Moggi che non possono più riportare in auge le loro amiche del tempo (calciatori, dirigenti, ambienti sportivi). Vuole un nome? Vialli, tanto per farne uno. Perché fece il suo nome all’epoca del presunto ‘caso Juventus’. Poi c’è un problema anche con lo staff medico interno, che troppo spesso gli tiene fermi i giocatori per problemi fisici. Una cosa che l’allenatore boemo non sopporta; lui che pretende molto dal punto di vista fisico e della preparazione. E poi non viene mai protetto da questa dirigenza. Lo scorso anno L. Enrique venne difeso fino in fondo. Oggi Zeman è stato abbandonato, fin da subito… Anche con i giornalisti”.

Si dice che anche in spogliatoio siano in molti a remargli contro…
“Non mi stupisce, anzi. I giocatori da anni alla Roma fanno quello che gli pare. Non ci sono regole, codici da rispettare. Una cosa della quale si lamentarono anche Spalletti e Ranieri. Ad esempio. In una squadra normale dopo quanto successo Stekelenburg sarebbe stato sbattuto in tribuna e multato. Ieri (domenica ndr) era in panchina. Alla Roma è un disastro…”.

Come fa la società a pensare di cacciare l’allenatore se questo ha l’appoggio di Totti?
“Anche questo è un problema, perché Totti sta con lui. Se colpisce oggi Zeman la squadra giallorossa si fa del male. Sento poi dire che il sostituto potrebbe essere Malesani, mi vien da ridere. E’ un buon allenatore ma non è un buon costruttore di una squadra se non arriva dall’inizio. Pagassero i dirigenti con la loro faccia e piuttosto abbiano il coraggio di affidare la squadra ad Alberto De Rossi, coach della primavera, che sta facendo benissimo”.

Chi comanda davvero a Trigoria?
“Con la proprietà lontana c’è una doppia dirigenza. Ci sono troppi ruoli. Non è escluso che vogliano colpire Zeman per fare fuori anche il duo Sabatini e Baldini. Perché l’interesse della Roma del futuro non è la squadra ma fare del businnes con il nuovo stadio…”.

Di certo il personaggio diciamo che gode di poca simpatia soprattutto fuori da Trigoria
“E’ evidente che gli attacchi fanno parte di una campagna. Zeman non ha simpatie politiche, parla chiaro su tutto. Gli arbitri non gli risparmiano nulla, la Lega Calcio neppure… Basta vedere anche la storia di questa stagione. E’ un caso che la Lazio sia in casa più aiutata dagli arbitri? No, solo perché Lotito ha da sempre appoggiato la ricandidatura in Lega di Beretta… Zeman paga questo come Juventus ed Inter…. Sono 50 anni che seguo il calcio. E’ sempre stato così. Se sei nemico di chi gestisce il tutto, paghi. Un fuorigioco, un rigore, un fallo tattico. Ci vuole poco…”.

Come finirà?
“Che ne so. Di certo tenerlo fino alla fine dell’anno e poi ripartire da capo per la terza stagione consecutiva sarebbe un disastro. Per me lui è l’uomo giusto. Io gli darei fiducia”.

Un’ultima cosa. Parliamo un attimo di De Rossi…
“No, grazie. De Rossi sono tre anni che sta giocando svogliato. Ma nessuno lo dice…”

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