Cresce il pessimismo per la ripresa della serie A

L’emergenza Coronavirus non sembra placarsi. Anzi, siamo entrati forse nella fase peggiore in Italia di questa pandemia, visti i numeri. E parlare di calcio diventa sempre più difficile. Ancor più pensare di giocare al più presto.

PARMA, ITALY - MARCH 08: A general view during the Serie A match between Parma Calcio and SPAL at Stadio Ennio Tardini on March 8, 2020 in Parma, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Emergenza Coronavirus

Tutta Italia chiusa in casa e anche la Roma non fa differenza. Per i calciatori qualche lavoro in palestra, serie tv da vedere e tanta playstation. E la consapevolezza che forse questa stagione proprio non potrà terminare.

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Come riporta Il Corriere dello Sport, nelle ultime ore tanti giocatori giallorossi hanno fatto intendere a chiare lettere che sembra davvero impossibile che si torni alla normalità del giro delle prossime settimane. Tra i giocatori più preoccupati c’è anche Javier Pastore, che ad una radio argentina ha detto: «Dobbiamo pensare alla salute, chiudere la stagione è una cosa poco fattibile. Servirebbero almeno venti o trenta giorni per prepararsi prima di poter ripartire, una volta che l’emergenza sarà finita».

La Lega Serie A ha in mente una ripartenza tra maggio e giugno per disputare le dodici giornate rimanenti, ma ancora chiaramente non ci sono indicazioni ufficiali. L’unica certezza è che al momento Euro 2020 è stato rinviato al prossimo anno. Nel frattempo però i giocatori, come del resto il club, non stanno comunque con le mani in mano. Si allenano a casa e partecipano volentieri alle iniziative di solidarietà per dare un aiuto a chi ne ha bisogno.

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