Cessione Roma, serve una nuova due diligence?

Si è già detto più volte di come l’emergenza Coronavirus non solo abbia cambiato le nostre vite, ma abbia messo in ginocchio l’economia mondiale. Con tante aziende in difficoltà e con i tanti dubbi che sono legati al futuro.

Pallotta

Anche a causa della pandemia la trattativa per la cessione della Roma tra Pallotta e Friedkin ha subito un deciso rallentamento. Questo non vuol dire che le due parti siano ferme sulle loro posizioni, ma è chiaro che lo stop alla serie A e le incerte condizioni economiche del futuro hanno fatto in modo che non si arrivasse in tempi rapidi al passaggio di mano.

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I due imprenditori americani, proprio alla luce della crisi, devono trovare un nuovo accordo sulla cifra finale. Come riporta Il Corriere dello Sport Pallotta parte dalla cifra dell’accordo raggiunto nello scorso mese di dicembre, vale a dire 710 milioni di euro. Friedkin invece pare intenzionato ad una nuova valutazione, proprio in base a quanto sta succedendo del mondo. Anche se per una nuova due diligence occorrerà tempo.

Ad ogni modo nel frattempo tutto resta nelle mani di Pallotta, che garantirà la continuità aziendale, l’aumento di capitale e spera sempre che venga approvato in tempi rapidi l’ultimo passaggio per il progetto dello stadio. La sua posizione ad ogni modo non cambia, l’intenzione dell’attuale presidente della Roma è quella di vendere. Così come non è cambiata quella di Friedkin, che è intenzionato a rilevare il club giallorosso.

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