Roma, le prime mosse di Friedkin per gestire la transizione

La Roma sta per cambiare proprietario. A giorni infatti ci sarà il closing che sancirà il passaggio di mano del club giallorosso.

Roma
(Getty Images)

Dopo una lunga trattativa Dan Friedkin e James Pallotta hanno trovato un accordo. L’imprenditore texano rileverà la società giallorossa, le firme arriveranno il prossimo 17 agosto a Londra. Potrebbe esserci un eventuale slittamento per motivi burocratici, ma in ogni caso non ci saranno sorprese. Come sottolinea Il Corriere dello Sport cinque giorni lavorativi dopo la firma Friedkin convocherà l’assemblea degli azionisti per la nomina del nuovo Consiglio d’amministrazione e del collegio sindacale.


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Roma, cosa cambia a livello dirigenziale?

Lo stesso quotidiano sportivo rivela che al momento del closing il Ceo Fienga rassegnerà le sue dimissioni. Un atto formale, perchè dovrebbe essere lui a riavere le deleghe dal nuovo proprietario del club per continuare il suo lavoro nel breve periodo, considerando che il suo contratto scadrà il 31 ottobre. Non è nemmeno da escludere che Fienga possa rimanere ancora più a lungo per continuare questa fase gestionale.

Non ci saranno ribaltoni in panchina. Fonseca e Fienga si ritroveranno il 25 agosto a Roma per pianificare le mosse sul piano tecnico e questo è un segnale del fatto che l’allenatore portoghese continuerà a sedersi sulla panchina della Roma. Rimane da trovare un nuovo direttore sportivo, ruolo che per il momento sarà rivestito da Morgan De Sanctis. Piace Ramon Planes, attuale segretario tecnico del Barcellona, e non si esclude nemmeno l’ipotesi Piero Ausilio, attuale dirigente dell’Inter. Friedkin è intenzionato anche a scegliere un direttore tecnico.

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