Roma, passi avanti per lo stadio | C’è la firma

In casa Roma, tra Campionato e calciomercato, non si perde di vista un discorso ritenuto fondamentale per la crescita del club: quello relativo allo stadio di proprietà. 

L’arrivo della famiglia Friedkin alla guida della Roma, nell’estate, 2020, ha segnato l’inizio di un percorso di profonda trasformazione del club. I nuovi proprietari della società giallorossa hanno dimostrato sin dai primissimi giorni nella Capitale grandi ambizioni e un chiaro obiettivo: riportare la Roma ad essere competitiva ai più alti livelli. Un compito non banale, che Dan e Ryan Friedkin portano avanti con un management di primo livello.

stadio roma 20211204 - asromalive.it
Dan e Ryan Friedkin ©LaPresse

Per raggiungere gli obiettivi, quindi, si è scelto di percorrere la strada di una crescita graduale e continua: niente investimenti faraonici, ma una società capace di crescere giorno dopo giorno, sia dal punto di vista sportivo che, elemento fondamentale nel calcio di oggi, da quello economico. E così, accanto agli investimenti di calciomercato e alle scelte tecniche – su tutte quella di chiamare José Mourinho in panchina – servono strategie per rendere la Roma più forte economicamente.

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Roma, lo stadio si avvicina | Arriva una firma importante

Inutile nascondersi che, per una società che abbia grandi ambizioni nel calcio moderno, lo stadio di proprietà rappresenti un tassello di fondamentale importanza. E dopo il progetto portato avanti dalla precedente gestione del club, il discorso legato all’impianto della Roma sta tornando d’attualità. Dan e Ryan Friedkin non hanno mai abbandonato l’idea di regalare al club uno stadio di proprietà: un impianto che sia sostenibile e remunerativo. Lo sottolinea oggi La Repubblica, che spiega che su questo fronte qualcosa sta lentamente tornando a muoversi. Soprattutto per quel che riguarda l’area della città che potrebbe essere scelta per ospitare la nuova casa della Roma.

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Dan Friedkin ©LaPresse

Le idee di club ed amministrazione, nelle ultime settimane, sembrano convergere sul quadrante Ostiense. L’area in questione dispone dei terreni degli ex Mercati Generali – adatti allo scopo – e anche di quelli nei dintorni del Gazometro. Questo fazzoletto di terra appartiene ad Eni: la vera novità  è rappresentata dal non disclosure agreement che la Roma e l’ente hanno firmato pochi giorni fa. Un passo avanti significativo, che si traduce nell’impegno di entrambe le parti a non diffondere ulteriori informazioni circa le prossime mosse che verranno fatte. Bocche cucite, dunque, tanto sul progetto dello stadio in termini di design, quanto sulle bonifiche che i terreni in questione richiedono per avviare il progetto. La Roma vuole riservatezza per lavorare con serenità. Un segnale importante che testimonia l’interesse del club per la zona in questione.

 

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