Atalanta-Roma, ‘parastinchi distrutti’ | Le parole di Mourinho

Con una prestazione di grande carattere la Roma supera l’Atalanta rifilandogli 4 gol. Ecco le parole di José Mourinho.

L’allenatore giallorosso lo aveva detto ‘andiamo a Bergamo per vincere’. Così è stato ed è accaduto grazie alla doppietta di Tammy Abraham, alla prima rete in campionato di questa stagione di Nicolò Zaniolo e al gol di Chris Smalling.

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Mourinho ©LaPresse

Il tecnico portoghese è molto felice dalle dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn:Questa squadra ha giocato con uno spirito fantastico. I giocatori sapevano che giocare contro l’Atalanta non si poteva essere in controllo della partita per 90 minuti e che ci sarebbero stati periodi per soffrire e per attaccare. La squadra è stata veramente forte sotto tutti i punti di vista. Devo dire anche che c’è stato un arbitro bravissimo, perché con quest’intensità e in gare di questo calibro, serviva un arbitro di questa esperienza. Anche noi siamo stati molto bravi, in primis nei duelli in area. Abbiamo interpretato bene il modo di uscire. Siamo stati bravi ad interpretare la partita”.

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Atalanta-Roma, Mourinho elogia tutti

Lo Special One ha fatto tanti complimenti a tutti i suoi giocatori, a partire da Rick Karsdorp:Ha finito la gara con i parastinchi completamente distrutti. Sottolinuo il grande spirito di sacrificio della squadra. Si diceva che non vincevamo da 19 mesi un big match, ora possiamo dire che non vinciamo una grande sfida da 20 minuti”. Adesso il futuro sembra più roseo: “No, possiamo guardare la nostra panchina e il livello dei giocatori giovani e inesperti. Un conto è fare cambi per emergenza e altri per migliorare la squadra. La mentalità di oggi per i giocatori deve essere un punto di partenza. Quando giochi con una squadra di questo livello, non basta organizzazione e lavoro tattico, bisogna mettere anche il carattere che oggi i giocatori hanno avuto. Il ‘terremoto’ oggi dovevamo essere noi qui e sorprendere tutti.

Mkhitaryan Abraham e Ibanez Atalanta Roma
Mkhitaryan, Abraham e Ibanez ©LaPresse

Su Tammy Abraham, se l’attaccante inglese può arrivare a 20 gol in campionato: “Certo, è quello che faceva in Inghilterra. Ma non mi sono mai preoccupato. La preoccupazione era interpretare uno spirito di una squadra che non è dominatrice del campionato. Viene da una cultura dove la squadra ha sempre la palla ed è superiore (riferimento al Chelsea, ndr). Da noi un attaccante deve fare tante altre cose oltre che a segnare. Farà sicuramente tanti gol. Mkhitaryan? E’ stato fantastico, aveva un compito difensivo più difficile. E’ stato molto bravo nel momento della pressione. Questa non è una squadra che si sentiva molto confortata nei momenti di difficoltà e di sofferenza. Quando tu non sei una squadra più forte, ma anche quando sei più forte, ci sono periodi di gioco che bisogna soffrire e bisogna saperlo fare. Noi in difficoltà non eravamo una squadra brava, quindi su questo siamo cresciuti.”.

Infine complimenti anche per Zaniolo: “Il gol è sicuramente importante, ma io vado sempre a vedere i piccoli dettagli. Ha ricevuto un cartellino giallo subito, quindi è stata fondamentale la sua stabilità emozionale. Un altro Zaniolo con un’altra testa andava sostituito a fine primo tempo. Ora si è stabilizzato ed è un giocatore importante”.

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