Mourinho e quei silenzi che preoccupano la Roma. Lo Special One rimane la prima scelta ed è entrato nei sei mesi che decideranno il futuro
Un silenzio preoccupante. Assordante quasi quello di José Mourinho, che non parla con nessuno dai minuti successivi alla gara contro il Torino, quella pareggiata 1-1 all’Olimpico, e che ha dato il via alle vacanze giallorosse per via del Mondiale. Da quel momento in poi lo Special One si è quasi trincerato.
Nessuna dichiarazione pubblica, nessuna intervista e nemmeno conferenze stampa. Insomma, niente parole. E secondo Repubblica in edicola questa mattina questo non è un bel segnale. Anche perché Mourinho è entrato nei sei mesi in cui dovrà decidere il proprio futuro. Continuare alla Roma oppure cambiare? Magari andando a prendersi una nazionale, quella brasiliana, per riportarla a vincere il Mondiale un ventennio dopo l’ultima volta. Il momento delle riflessioni sembra essere arrivato.
Mourinho, il Brasile in pressing
Per continuare Mourinho vuole delle garanzie. Vuole vincere. E vuole innesti dal mercato. Un mercato che in casa Roma non decolla e questo mette ansia. Anche perché – sottolinea ancora il quotidiano – l’intermediario arrivato dal Brasile per ascoltare Mourinho non è andato via troppo scontento. Ci sperano in Sud America ma sanno benissimo che non è un’operazione semplice e non è un’operazione che si può fare adesso.
Perché lo Special One ha preso un impegno contro la Roma e lo vuole portare a termine. Ma da qui alla fine della stagione vuole sicurezze e certezze da parte della società. E lui continua la sua opera di scrematura di una rosa che probabilmente non ritiene del tutto all’altezza. Via Karsdorp, via Shomurodov, via Vina nei radar del Betis, e anche Bove, alla fine, potrebbe essere ceduto. Insomma, anche questo non sarebbe un bel segnale.