Presidente nella bufera: game over Allegri

Il futuro di Massimiliano Allegri continua ad essere un rebus ancora tutto da sciogliere. La presa di posizione è arrivata all’istante

Da quando è stato esonerato dalla Juventus, il profilo di Max Allegri è stato di volta in volta accostato a tante big alla ricerca di un profilo di spessore al quale affidarsi, in Italia e all’estero. L’unico club che è stato realmente vicino a trovare l’accordo con il tecnico livornese è stato però l’Al-Ahli, destinazione al momento messa in stand-by da Allegri.

Allegri sorridente durante il match di Coppa Italia
Presidente nella bufera: game over Allegri (LaPresse) – AsRomalive.it

In un mosaico ancora tutto da costruire e passibile di nuovi, interessanti colpi di scena, la strada che collegherebbe il tecnico italiano alla Roma non è affatto da escludere. Nonostante il revival dell’interesse giallorosso per Ancelotti stia continuando a calamitare l’attenzione mediatico, i Friedkin potrebbero anche prendere in seria considerazione l’idea di affondare il colpo per Allegri. In realtà, negli ultimi giorni l’ex tecnico della Juventus è stato accostato con una certa insistenza soprattutto al Tottenham. Alla luce dei risultati tutt’altro che positivi ottenuti dagli Spurs nelle ultime settimane, la posizione di Postecoglou è infatti diventata sempre più ‘pericolante’. L’ultima sconfitta rimediata contro il Liverpool sta alimentando non pochi dibattiti; benché non si segnalino ancora mosse concrete da parte del club in vista di un ribaltone in panchina, lo scenario è da monitorare con estrema attenzione.

Allegri e ‘il calcio conservativo’: nuova bocciatura dall’Inghilterra

Ad esprimere il suo punto di vista sulla questione – tra gli altri – è stato anche Jake Stokes, come riportato da football.london. Secondo l’insider, le responsabilità più importanti non andrebbero attribuite a Postecoglou, ma soprattutto ai tanti infortuni che hanno impresso una particolare direzione alla stagione. Ecco l’intervento di Stokes in questione:

“Postecoglou non è il problema: il problema è Levy. Il tecnico del Tottenham è stato gettato in pasto ai leoni. Se gli Spurs vogliono ancora essere considerati un “grande club” o parte dei “big six”, allora devono avere successo, e questo significa spendere in modo competitivo”.

Stokes ha quindi chiosato: “La squadra degli Spurs è stata tormentata dagli infortuni questa stagione. È solo sfortuna! Ovviamente, i tifosi hanno tutto il diritto di essere frustrati dai risultati recenti, soprattutto dopo aver visto la loro squadra uscire dalla Coppa di Lega, ma sinceramente non penso che ci sia un allenatore migliore sul mercato per guidare la squadra da qui fino alla termine della stagione. Zidane o Xavi accetterebbero il lavoro degli Spurs? No, certo che no. I tifosi sarebbero contenti di un tipo di calcio più conservativo sotto qualcuno come Max Allegri? No, certo che no. E Andoni Iraola? Sarebbe un ottimo incarico, ma perché mai dovrebbe lasciare Bournemouth e abbandonare il progetto che ha iniziato a costruire?”.

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