Il tecnico, già nel pieno esercizio nel suo futuro ruolo di consulente, aveva fatto una richiesta ben precisa: la strada sembra tracciata
Incassato con soddisfazione l’esito dei risultati degli anticipi del sabato per la 26esima giornata, la Roma torna a respirare profumo d’Europa. O quanto meno vede davanti a sé la possibilità concreta – complice anche un calendario non impossibile nelle prossime settimane – di rosicchiare altri punti alle numerose avversarie che la precedono in classifica.
Le sconfitte di Bologna e Milan e l’inopinato pareggio della Lazio a Venezia costituiscono un ottimo segnale per una rincorsa europea che sembrava impossibile anche fino all’inizio di febbraio. Il sesto posto, l’ultimo utile per un posto nelle prossime competizioni europee, dista sempre 5 punti, ma già vincendo la gara casalinga col Monza di domani sera la formazione giallorossa potrebbe portarsi a ridosso di rossoneri. Che devono ancora recuperare la gara coi felsinei, ma che sembrano ancora sotto shock dopo la clamorosa eliminazione dalla Champions League.
Ranieri, a cui il semplice titolo di ‘vecchio saggio’ inizia a stare davvero stretto, lo sa. Ecco che allora, in vista della gara coi brianzoli, potrebbe rispolverare qualche big. Non tutti, dato che la priorità è quella di gestire al meglio le risorse, come fatto finora.
Quel che sembra certo è il ritorno di Mats Hummels nell’undici titolare dopo ben quattro partite di fila senza aver giocato neppure un minuto. Se almeno le prime due esclusioni erano state spiegate dal mister come un meritato e legittimo riposo da dare al campione del mondo, le successive due hanno fatto sorgere più di un interrogativo. Tutto (sarà) sgomberato dal ritorno in campo contro il Monza di Alessandro Nesta, in una gara che la Roma non può assolutamente fallire.
Hummels, ancora nubi sul futuro: i problemi di Ghisolfi
Legato al club giallorosso da un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno sul quale non è stata inserita neppure un’opzione di rinnovo (scelta concordata tra Ghisolfi e l’entourage del calciatore), il tedesco è stato più volte vicino all’addio anticipato all’epoca della scellerata gestione Juric. Quando aveva visto il campo davvero col contagocce.
La rinnovata importanza di cui è stato rivestito dall’arrivo del 73enne tecnico di San Saba ha rivitalizzato il campione del mondo. Che tuttavia è ancora pieno di dubbi in vista dell’anno prossimo. Ranieri, riferisce l’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport‘, aveva chiesto esplicitamente al Ds transalpino di confermarlo per la prossima stagione, ma finora la missione non ha prodotto alcuna novità di rilievo a favore della Roma, anzi.
Il calciatore potrebbe realisticamente tornare in patria per chiudere la sua gloriosa carriera in un club di medio livello, lasciando inespresso uno dei desideri che il Ranieri in versione consulente – questo sarà il ruolo del mister dal prossimo luglio – aveva manifestato alla dirigenza. Forse non esattamente il modo migliore per iniziare la sua avventura dietro una scrivania…