Verona-Roma, ricorso: “Poche speranze di vittoria”

Verona-Roma, il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, è convinto che i giallorossi difficilmente vinceranno il ricorso contro il 3 a 0 a tavolino

Roma Diawara
Diawara (Getty Images)

E’ un periodo decisamente “no” per la Roma. Il calciomercato in entrata stenta a decollare, sulla testa del tecnico Fonseca spirano già venti d’esonero e in più, a suggellare il tutto, è arrivato anche il “pasticiaccio di Verona” che ha  causato la sconfitta a tavolino per  3 a 0.

Anche se arrivata per mezzo del giudice sportivo, c’è da sottolineare come i giallorossi non perdevano all’esordio in campionato dalla stagione 2011 – 2012, quando all’Olimpico il Cagliari si impose per 2 a 1. In panchina sedeva Luis Enrique e, combinazione, si trattava della prima gara in serie A per la nuova proprietà americana che aveva rilevato la società da Rosella Sensi.

I ricorsi storici non aiutano ad avere fiducia nel futuro e sembra che nemmeno quelli alla giustizia sportiva potrebbero portare dei benefici.

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Verona-Roma, le parole del presidente Gravina

Verona-Roma
Gabriele Gravina (Getty Images)

La società giallorossa sta preparando il proprio ricorso alla decisione del giudice sportivo di tramutare il pareggio di Verona in una sconfitta. A propria difesa i capitolini proveranno a giocarsi la carta dell’errore in buona fede. Nello stesso tempo si cercherà di capire meglio il giallo della mail, ancora non ben chiarito.

Intanto dai vertici della Federcalcio non arrivano segnali buoni per i supporter romanisti. Il presidente della Figc Gabriele Gravina infatti, dopo essere intervenuto al premio Colaluci, ha dato poche speranze sulla possibilità che la sentenza possa mutare dichiarando: “Ci sono poche speranze per un eventuale ricorso. C’è stata l’applicazione di una norma molto chiara, ma lasciamo ogni valutazione ai giudici che sono molto attenti e preparati e possono dare un giudizio più preciso”.

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