Roma, questione stadio: arriva la virata della Raggi

Roma, questione stadio: la sindaca di Roma per la prima volta parla di un’area diversa da Tor di Valle: virata clamorosa. 

Friedkin
Friedkin (Getty images)

“L’impianto si farà. Sono i privati a decidere dove costruirlo, noi siamo aperti al confronto”. Sì, è Virginia Raggi che parla. La sindaca di Roma, dieci giorno dopo l’indicazione quasi sicura di Tor di Valle, ha capito che non può andare al muro contro muro contro i Friedkin.

E, intervistata da RaiNews, ha aperto – spalancato anzi – le porte ad una nuova area da destinare al nuovo stadio della Roma. “Per quanto noi sappiamo – ha continuato – l’indicazione della precedente società era di farlo a Tor di Valle, ma chiaramente siamo aperti al confronto con la nuova dirigenza. Noi ci mettiamo a disposizione, devono sussistere una serie di requisiti ma noi ci siamo”.

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Roma, questione stadio: i Friedkin a lavoro

Tor di Valle

Il magnate texano ancora non ha deciso dove costruire l’impianto. Anzi, c’è in ballo anche la riqualificazione del Flaminio. Oltre alle già citate aree di Fiumicino e Tor Vergata. Non c’è dubbio che andare a lavorare a Tor di Valle farebbe risparmiare molto tempo, ma ci sarebbe un investimento importante da fare anche per sbloccare i terreni.

La cosa certa è che la Roma lavora sodo per capire dove è meglio andare a mettere le mani. Senza porsi problemi di tempo. Se c’è da fare le cose per bene bisogna valutare tutte le ipotesi in ballo. La sensazione è che ormai la palla passerà in mano a Scalera nel momento in cui quest’ultimo firmerà il contratto. Avere comunque uno stadio di proprietà significa tanto: a partire da maggiori introiti che sicuramente potrebbero tornare utili sul mercato. Ma non bisogna sbagliare le scelte.

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