Il calciomercato non ha regalato solo gioie ai giallorossi: ecco i 20 colpi più cari
Ormai prossima ad imboccare il rettilineo finale di un calciomercato di gennaio che sin qui ha regalato meno acuti del previsto, la Roma ha sin qui concluso due operazioni in uscita (Enzo Le Fée al Sunderland e Mathew Ryan al Lens) e due in entrata (Devyne Rensch dall’Ajax e Piero Gollini dall’Atalanta). Operazioni che sicuramente hanno apportato qualche miglioramento alla rosa giallorossa, ma che non sono ancora riuscite a colmare tutte le lacune messe in evidenza nella prima parte della stagione.
L’ultima settimana di trattativa, tuttavia, può ancora regalare diverse sorprese, sia sul fronte cessioni che su quello degli acquisti. Nato anche dal desiderio del calciatore di tornare in giallorosso, il forte interessamento per Davide Frattesi non si è certamente raffreddato. La dirigenza capitolina è pronta a formulare una nuova offerta prima del gong finale del mercato invernale, provando ad accontentare l’Inter con un’offerta strutturata (prestito con obbligo di riscatto) da circa 35-40 milioni complessivi.
Acquisti più cari della Roma: dove si piazzerebbe Davide Frattesi

Qualora la trattativa dovesse andare in porto e a queste cifre, il numero 16 interista entrerebbe di diritto nella top 5 degli acquisti più costosi della storia della Roma, andando sicuramente ad impreziosire una classifica che ad oggi comprende moltissimi flop e costando molto probabilmente meno di molti di essi. Nel corso degli anni, soprattutto sotto la gestione americana targata James Pallotta prima e famiglia Friedkin poi, quando si sono spesi i soldi, spesso lo si è fatto male.
Eccezion fatta per Walter Sabatini, tutti gli altri direttori sportivi scelti dalle proprietà a stelle e strisce sono finiti nel mirino della critica. Il più bersagliato è stato sicuramente Monchi, ma anche Gianluca Petrachi, Tiago Pinto e l’attuale direttore tecnico Florent Ghisolfi sono stati bersagliati da giudizi negativi.
Da Schick a Dovbik: la classifica degli attaccanti più cari della Roma

I primi cinque posti di questa speciale graduatoria sono tutti occupati da attaccanti, alcuni dei quali sono ricordati dai tifosi giallorossi come autentici bidoni. In vetta troviamo, ad esempio, Patrik Schick. Acquistato per 42 milioni di euro dalla Sampdoria, l’attaccante ceco viene ricordato soprattutto per il clamoroso gol sbagliato in caso della Juventus, accompagnato da uno degli sfoghi più celebri di Carlo Zampa. In 58 presenze in maglia giallorossa, l’attuale attaccante del Bayer Leverkusen ha collezionato solamente 8 gol e 3 assist, pagando anche il fatto di essere utilizzato spezzo come attaccante esterno.
Appena un milione in meno è costato Tammy Abraham che, dopo una prima stagione da incorniciare, ha fatto ammattire i tifosi romanisti nelle due successive annate, prima di essere ceduto al Milan la scorsa estate in prestito.
Batistuta, Cassano e Montella: il vanto dell’era Sensi

Di ben altro spessore è il terzo gradino del podio, occupato da uno dei principali protagonisti del terzo scudetto giallorosso: Gabriel Omar Batistuta, pagato 70 miliardi di lire (poco più di 36 milioni di euro. Al quarto posto, con 31 milioni di euro, troviamo Antonio Cassano, pagato appena mezzo milioni in più rispetto ad Artem Dovbyk, anche se, nel caso in cui dovessero scattare tutti i bonus, il suo prezzo sfiorerebbe i 40 milioni. Una cifra che, almeno al momento, l’attaccante ucraino non ha pienamente giustificato, disputando una stagione in chiaroscuro. Analizzando i primi 20 posti degli acquisti più cari secondo transfermarkt.it, troviamo altri quattro attaccanti: Vincenzo Montella (25,8 milioni), candidato alla panchina giallorossa per la prossima stagione; Matias Soulé (25,5 milioni più bonus) e Juan Iturbe (24.5 milioni). Statistiche alla mano ed escludendo i nuovi arrivati, solamente tre degli attaccanti nominati hanno reso secondo le aspettative.
Da Nzonzi a Le Fée: i centrocampisti più costosi della Roma

Salutato come il miglior acquisto degli ultimi anni anche in base al rapporto qualità-prezzo (18 milioni di euro), Manu Koné rappresenta uno dei rari casi in cui la Roma ha pagato meno del reale valore di un calciatore. Il mediano 24enne non rientra nemmeno nella top 20 dei trasferimenti più onerosi, a differenza di altri due connazionali che si fa veramente fatica a non definire flop. Stiamo parlando di Steven Nzonzi, in settima posizione e pagato 26,65 milioni più 4 di bonus, e di Enzo Le Fée, in quindicesima posizione e pagato 23 milioni.
I due transalpini sono in buona compagnia a centrocampo, visto che l’undicesimo posto è occupato da Javier Pastore (24,7 milioni di euro), il sedicesimo da Bryan Cristante (22 milioni più bonus), il diciassettesimo da Hide Nakata (21.5 milioni) e il diciottesimo da Amadou Diawara (21 milioni). Anche in questo caso, il vecchio adagio del “chi più spende, meno spende” sembra lontano anni luce.
Da Kumbulla a Samuel: i difensori più cari della Roma

Per quanto riguarda i difensori, la Roma si è mossa leggermente meglio rispetto agli altri reparti del campo. L’unica operazione veramente deleteria riguarda infatti l’aquisto di Marash Kumbulla che, con un prezzo di circa 27 milioni di euro, si piazza all’ottavo posto nella classifica degli acquisti più cari della storia della Roma. Due posizioni sopra di lui, troviamo Leonardo Spinazzola, valutato poco più di 29 milioni di euro nello scambio che ha portato alla Juventus Luca Pellegrini. A completare il pacchetto arretrato troviamo Gianluca Mancini (24 milioni) e “The Wall”, Walter Adrian Samuel, costato circa 21 milioni di euro nella conversione dalle lire.
E i portieri? L’estremo difensore più caro nella storia giallorossa è un altro giocatore che non ha certo lasciato il segno nella capitale: Pau Lopez, pagato ben 23,50 milioni e al quattordicesimo posto in questa speciale graduatoria. In questo caso, però, la storia insegna visto che la Roma è stata in grado di tesserare uno dei portieri più forti della Serie A a parametro zero: Mile Svilar.