Si avvicina sempre di più l’agognato rinnovo del portiere: l’entourage ha quantificato la clausola rescissoria da inserire nell’accordo
Ci siamo (quasi). Dopo settimane di fervide trattative, di assalti respinti, di variazioni nelle legittime richieste degli agenti di un calciatore che, settimana dopo settimana, vede incrementato il suo valore di mercato e anche il numero delle pretendenti interessate al suo profilo, la Roma rompe gli indugi.
Impegnato da tempo a trovare un accordo con Mile Svilar, forse il più positivo tra i giallorossi in una stagione partita in salita e poi foriera quanto meno di una possibile speranza di agguantare l’Europa (entrando dalla prestigiosa porta della Champions o da quelle meno nobili dell’Europa League o della Conference, sarà il campo a dirlo), il Ds Florent Ghisolfi vuole chiudere una delle più importanti partite: quella del rinnovo dell’estremo difensore belga-serbo.
Braccato dalle lusinghe di club del lignaggio di Chelsea, Manchester City, Bayern Monaco e Newcastle, il dirigente sta facendo di tutto per accontentare le pretese economiche di un portiere che, dal canto suo, ha sempre pubblicamente espresso il suo desiderio di restare nella Capitale.
Recentemente la Roma si è spinta a proporre un quinquennale – l’attuale accordo scade nel 2027, con Svilar che percepisce circa 800mila euro a stagione – da circa 3 milioni annui, con l’inserimento di bonus facilmente raggiungibili che consentirebbero al nativo di Anversa di arrivare fino a 4 milioni a stagione. Tutti d’accordo, dunque? Non ancora. Già perché l’entourage del portiere ha sempre voluto mettere sul piatto, nella trattativa, una clausola d’uscita. Oggi, grazie alle rivelazioni de ‘Il Messaggero‘, questa è quanto meno quantificata a livello economico.
Rinnovo Svilar, ecco la clausola nell’accordo
Già nelle scorse settimane i rappresentanti del classe ’99 avevano fatto presente la volontà di inserire un prezzo fisso d’uscita: non troppo alto, per consentire al loro assistito di accettare eventualmente un’offerta lusinghiera da parte di una big europea. La Roma, di contro, non si è mai mostrata pregiudizialmente contraria a tale clausola, pur esprimendo la necessità di averla sufficientemente alta per accettare, se mai se ne fosse presentata l’occasione, l’idea di salutare il suo big.
40 milioni è il prezzo giusto secondo l’entourage dell’estremo difensore 25enne. Una cifra che Ghisolfi potrebbe accettare, tentando di inserire qualche ulteriore vincolo o finestra temporale utile per corrispondere quell’importo, pur di chiudere la faticosa trattativa.
Concentrandosi poi sullo sforzo finale: quello della scelta, con relativo annuncio, del tecnico che dovrà raccogliere l’eredità di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa.